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a cura di: Mariavittoria Cerchia, Silvia Pastore, Claudia Esposito, Giulia Apicella, Greta Passeggio, Greta Torre
Con il termine bullismo si indicano atti di violenza, tutti con lo stesso scopo, ovvero trasmettere paura a chi subisce questi comportamenti.Esistono diversi tipi di bullismo: fisico, psicologico e verbale.Per questo motivo gli Stati Europei stanno cercando un rimedio per evitare il bullismo, che solitamente si manifesta nelle scuole. Qualunque bambino o ragazzo in qualsiasi scuola può essere bersaglio di bullismo, magari per la sua debolezza, per la sua timidezza, per il colore della pelle oppure per le scelte personali. Soprattutto i ragazzi dagli 11 ai 17 anni sono vittime di questi atti.
Il 7 febbraio ricorre la giornata contro il bullismo, per ricordare tutte quelle persone che sono state vittime di questa violenza. Il bullismo si può manifestare anche in gruppo.
Il 7 febbraio ricorre la giornata contro il bullismo, per ricordare tutte quelle persone che sono state vittime di questa violenza. Il bullismo si può manifestare anche in gruppo.
PER QUALI MOTIVI SVOLGONO QUESTE AZIONI?
I bulli compiono queste azioni violente per vari motivi come: problemi familiari, avvenimenti accaduti in passato, invidia verso la "vittima".
COSA SI FA IN QUESTI CASI?
Se qualcuno è vittima di bullismo in una scuola, deve riferire l’accaduto a un docente, il quale prenderà provvedimenti come la sospensione del bullo; si può parlare con una persona adulta o di fiducia, confessando quanto successo.
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